Martedì 4 settembre ore 21.30 – Conferenza di astronomia

Aula Magna c/o I.I.S. “A.M. Agnoletti”
Via Ragionieri, 47 – Sesto F.no (FI)

“Lampi gamma: le esplosioni più potenti dell’Universo”
del prof. Lorenzo Brandi

640px-Gamma_ray_burstRappresentazione del collasso di una stella massiccia in un buco nero. La stella rilascia energia nella forma di getti lungo l’asse di rotazione, generando un gamma ray burst.
Fonte: Nicolle Rager Fuller/NSF (National Science Foundation)

I GRB (acronimo inglese per gamma ray burst) sono i fenomeni più energetici mai osservati. Si tratta di emissioni nella banda gamma che durano da pochi millisecondi ad una manciata di minuti. La loro scoperta risale al 1967 anche se solo negli anni 80 la mole di dati raccolti ha permesso di fare ipotesi concrete sulla loro origine. Le ipotesi più accreditate suggeriscono si tratti di accrescimento di materia su un buco nero o di collasso di due buchi neri o di due stelle di neutroni. L’astrofisica multicanale, con le recenti scoperte fatte dai rivelatori di onde gravitazionali, induce a dire che le ipotesi attuali sono convincenti, almeno per i GRB di breve durata.