Il più piccolo pianeta extrasolare si è dimostrato essere un solido mondo roccioso

Visiole artistica di CoRoT-7

Visiole artistica di CoRoT-7

La conferma della natura di CoRoT-7b, come il primo pianeta roccioso al di fuori del nostro Sistema Solare segna un significativo passo avanti nella ricerca di pianeti extrasolari simili alla Terra. L’individuazione da parte di CoRoT e le misure di velocità radiale fatte con HARPS suggeriscono che questo pianeta extrasolare, CoRoT-7b, ha una densità simile a quella di Mercurio, Venere, Marte e la Terra rendendolo noto come il quinto pianeta terrestre nell’Universo.

La ricerca di un pianeta extrasolare abitabile è come la ricerca del santo graal in astronomia. Uno dei primi passi verso questo obiettivo è l’individuazione di pianeti di tipo terrestre attorno a stelle di tipo solare. Programmi dedicati, utilizzando telescopi nello spazio e sulla terra, hanno dato prova per centinaia di pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare. La maggior parte di questi sono giganti, pianeti gassosi, ma negli ultimi anni sono stati trovati pianeti di dimensioni quasi terrestri a dimostrazione che la scoperta di analoghi della Terra – pianeti extrasolari con una massa simile alla terra o orbitanti intorno a stelle di tipo solare e a una distanza simile a quella terrestre – è tra le ricerche più ricche e proficue.

Il transito del pianeta sulla stella madre ne svela le principali proprietà fisiche.

Un certo numero di tecniche sono abitualmente impiegate nella ricerca di pianeti extrasolari: spettroscopica velocità radiale, astrometria, microlensing, transiti fotometriche. Di questi, la ricerca di transito – il passaggio del pianeta extrasolare davanti alla stella madre – fornisce un accesso senza precedenti alle proprietà fisiche del pianeta. In particolare, la combinazione di fotometria di transito e di misure di velocità radiale fornisce stime dirette e molto accurate della massa e del raggio del pianeta, e quindi la densità media. Questi parametri a loro volta forniscono severi vincoli sulla composizione e la struttura fisica del pianeta e quindi sulla probabilità di essere davanti a un pianeta extrasolare analogo alla Terra. Della missione spaziale CoRoT impiega la strategia di transito nella ricerca di pianeti extrasolari. Osservazioni continue, della durata di circa 150 giorni ciascuna, sono fatte su due grandi campi (4 gradi quadrati), una verso le regioni del centro della Galassia e l’altro al suo opposto. Durante il primo di questi periodi di osservazione verso l’anti-centro (ottobre 2007 a marzo 2008), 46 stelle avevano qualcosa che gli transitava davanti smorzandone la luminosità, tra le quali appunto CoRoT-7, una stella di tipo solare della sequenza principale molto vicina (ad una distanza di 150 pc).

Curva di luce di CoRoT-7

Curva di luce di CoRoT-7

La dimensione è determinata con la fotometria di Corot …

Indagine dei dati, come descritto da Alain Léger e colleghi, ha fornito prove convincenti della presenza di un pianeta extrasolare. La scoperta è stata annunciata all’inizio di quest’anno e in quel momento l’analisi dei dati CoRoT aveva dimostrato che CoRoT-7b (come viene chiamato il pianeta) ha un diametro quasi doppio quello della Terra e lo rende (ad oggi) il più piccolo pianeta extrasolare mai scoperto in orbita attorno ad una stella di sequenza principale. Con i suoi dati CoRoT ha anche dimostrato che il pianeta è a circa 2,5 milioni di km dalla sua stella madre e le orbita intorno in 20,4 ore.

… E misure di velocità radiale di HARPS ne forniscono la massa.

Ulteriori progressi, e in particolare la determinazione della massa del pianeta, possono essere fatti unicamente ottenendo misure accurate delle variazioni della velocità della stella causate dal campo gravitazionale del pianeta in orbita attorno ad essa. Le osservazioni per ottenere la massa del pianeta sono state fatte da terra con lo spettrografo Harps (al telescopio ESO 3,6 metri a La Silla, in Cile). Al termine di queste osservazioni l’elaborazione dei dati ottenuti conferma che CoRoT-7b è uno dei pianeti extrasolari più leggeri mai rilevati fino ad oggi con una massa cinque volte quella della Terra. Questo mette il piccolo pianeta fermamente nella categoria delle “Super-Terra” – un pianeta extrasolare con una massa che sta tra i giganti gassosi e la Terra.

Un pianeta extrasolare di tipo terrestre orbita attorno ad una stella di tipo solare.

Anche se circa una dozzina di super-Terre sono state rilevate CoRoT-7b è il primo pianeta per il quale sono disponibili sia le stime della massa che del raggio. Combinando le stime del raggio di Corot e le stime della massa ottenute dai risultati di HARPS si ottiene una densità media di 5,5 g/cm3. Ci sono solo altri tre pianeti conosciuti con una densità simile: Terra, Mercurio e Venere (Marte è meno denso), che suggerisce fortemente che il pianeta è di tipo roccioso.

“Siamo molto vicini allettante a raggiungere l’obiettivo finale di scoprire un pianeta veramente simile alla Terra”, commenta Malcolm Fridlund, Project Scientist dell’ESA CoRoT e membro del CoRoT Science Team. “Questo fa ben sperare per le future missioni di ricerca dei pianeti extrasolari, come ad esempio il candidato Cosmic Vision, Plato.”.

Campo Stellare dove si troav CoRoT-7

Campo Stellare dove si trova CoRoT-7

Costellazione Monoceros

Costellazione Monoceros


La stella numero 7 di CoRoT si trova verso la costellazione del Monoceros (L’Unicorno) ad una distanza di circa 500 anni luce. Leggermente più piccola e fredda del nostro Sole, CoRoT-7 si pensa sia anche più giovane, con un’età di circa 1500 milioni di anni. È ormai noto che ha due pianeti, uno di loro ? CoRoT-7b.

Articolo originale in inglese.

Altri articoli sulla notizia:

Milano.web

La Repubblica

Telegraph.co.uk

SKY & Telescope

L’Observatoire de Paris

Quello che sappiamo sul pianeta e sul sistema che lo ospita (in Inglese): Wikipedia

La notizia anche sul sito de le Scienze.