c/o Punto di Lettura ‘Luciano Gori’ – Via degli Abeti – Isolotto (FI)

“La fisica dei buchi neri” del Dott. Furio Forni

Probabile aspetto di un buco nero, se posto davanti ad uno sfondo ricco di stelle.

I buchi neri oltre a essere tra gli oggetti astronomici più affascinanti rappresentano anche un’arena nella quale attraverso “Gedankenexperiment” testare la solidità delle teorie sulla gravità quantistica.
Nella conferenza, utilizzando anche immagini tratte dal recente film Interstellar verranno presentate le principali peculiarità della fisica dei buchi neri intesi sia come corpi soggetti alle leggi della relatività generale che della meccanica quantistica e le “paradossali” conseguenze che l’unione di queste due colonne della fisica moderna hanno quando applicate ai buchi neri.

Aula Magna c/o I.I.S. “A.M. E. Agnoletti” – Sesto F.no (FI)
“61 Cygni: storia della prima distanza stellare”
di Riccardo Cappelletti

61 Cygni ripresa dall’ESO Online Digitized Sky Survey

Ripercorreremo la storia di come l’uomo ha misurato, per la prima volta, la distanza della terra da una stella al di fuori del sistema solare. Approfondiremo inoltre la metodologia usata per il calcolo, metodo già usato d Eratostene per calcolare il diametro terrestre, e di come il misterioso e affascinante numero pi greco compaia in tale calcolo.

Aula Magna c/o I.I.S. “A.M. E. Agnoletti” – Sesto Fiorentino (FI)

“61 Cygni: storia della prima distanza stellare”
di Riccardo Cappelletti

61 Cygni ripresa dall’ESO Online Digitized Sky Survey

Ripercorreremo la storia di come l’uomo ha misurato, per la prima volta, la distanza della terra da una stella al di fuori del sistema solare. Approfondiremo inoltre la metodologia usata per il calcolo, metodo già usato d Eratostene per calcolare il diametro terrestre, e di come il misterioso e affascinante numero pi greco compaia in tale calcolo.

Da mercoledì 18 gennaio a mercoledì 22 febbraio
la Società Astronomica Fiorentina ONLUS
organizza un CORSO DI ASTRONOMIA DI BASE
presso la Villa Arrivabene – P.za L. B. Alberti 2/A – Quartiere 2 – FIRENZE

per info: presentazione Corso Base di astronomia

“Made in Firenze”: Missione Rosetta e oltre
Relatore: Dott. Marco Molino

Ora in volo attorno alla cometa 67P la sonda Rosetta ospita a bordo sensori e strumenti costruiti a Firenze dalla Selex ES: sensori di assetto, camere di navigazione e sensori di polveri, oltre alla camera spettrale VIRTIS che ha scoperto il ciclo dell’acqua sulle comete!
Si parlerà di comete, di missioni spaziali in corso e future e degli strumenti che da Firenze partono per le basi di lancio di tutto il mondo per raggiungere ogni angolo del Sistema Solare.

La Tina dell’Omo Salvatico di Giovanni Nocentini

Il lato oscuro dell’universo.
Relatore: Giovanni della Lunga.

Mappa tridimensionale della materia oscura elaborata da NASA, ESA e R. Massey (CALTECH)

ll destino dell’universo non è determinato da atomi e molecole: li conosciamo, ma
sono solo una piccola percentuale della sua composizione. Negli ultimi decenni
si è scoperto infatti che siamo immersi in un mistero: esiste (ma non sappiamo
che cos’è) una materia oscura, che tende a far restringere il cosmo per effetto
della gravità. E c’è anche un’altrettanto misteriosa energia oscura, che tende a
farlo espandere sempre più rapidamente. Nel corso di questo incontro cercheremo
di gettare un po’ di luce su questo lato oscuro dell’universo.

da mercoledì 4 novembre ore 21.15
Corso base di Astronomia – Quartiere 2 – P.za Alberti, 1/a
per info: clicca qui

Il calendario lunare del Sasso del Regio
Relatore: Stefano Carboni

Il petroglifo denominato“Sasso del Regio” è un complesso incisorio, realizzato su di un affioramento di pietra arenaria, sito nell’alto casentino, su un contrafforte del Falterona che costeggia il primo tratto dell’Arno. Le incisioni raffigurano simboli sessuali, figure umane e una struttura a linee verticali e coppelle simile ad un abaco. In questa sede si propone una intepretazione in chiave astronomica del petroglifo ed una interpretazione secondo cui i simboli potrebbero rappresentare l’interazione di una figura maschile e una femminile che simboleggiano il ciclo annuale del mondo agricolo. In quest’ottica, la struttura a linee e coppelle potrebbe fungere da tabella o parapegma per l’annotazione del tempo: un rudimentale calendario luni-solare.

da mercoledì 4 novembre ore 21.15
Corso base di Astronomia – Quartiere 2 – P.za Alberti, 1/a
per info: clicca qui

“Il Sistema Solare è stabile? Introduzione al caos e ai frattali in astronomia” del Dott. Emiliano Ricci

“La linea frastagliata di una costa, i ritmi della fibrillazione cardiaca, l’evoluzione delle condizioni meteorologiche, la grande macchia rossa di Giove, le oscillazioni dei prezzi sono fenomeni apparentemente assai diversi, con un solo tratto in comune: per la scienza tradizionale sono fenomeni irregolari e imprevedibili. In una parola, appartengono al regno del caos. Ma da alcuni decenni, scienziati di diverse discipline stanno scoprendo che dietro il caos c’è in realtà un ordine nascosto, che dà origine a fenomeni estremamente complessi a partire da regole molto semplici.
La conferenza è un’introduzione ai concetti di base della scienza del caos e alla loro applicazione allo studio della stabilità del nostro Sistema Solare, volto a comprendere se le orbite dei pianeti sono e resteranno sempre chiuse e i loro periodi regolari.”

da mercoledì 4 novembre ore 21.15
Corso base di Astronomia – Quartiere 2 – P.za Alberti, 1/a
per info: clicca qui

“ESOPIANETI E LA VITA AL DI LA’ DEL NOSTRO SISTEMA SOLARE”
Dott. Lorenzo Betti del Museo delle Scienze Planetarie di Prato

Durante la serata verranno affrontate due tematiche: i pianeti al di là del nostro sistema solare e quali sono le possibilità di individuare la presenza di vita su di essi. Inizialmente verranno introdotti i metodi osservativi per individuare un pianeta extrasolare, concentrandoci sulla missione Kepler. Successivamente ci chiederemo come si possono individuare le molecole utili alla vita nelle atmosfere di questi pianeti. In particolare ci soffermeremo sull’ossigeno molecolare: risultato fondamentale della fotosintesi delle piante.
Infine vedremo come sarà possibile sfruttare in un prossimo futuro i nuovi telescopi terrestri per l’analisi di quelle atmosfere.